BEATIFICAZIONE PADRE PUGLISI
Don Luigi Ciotti : "Quel modello di prete che la mafia voleva
cacciare in Sagrestia, oggi viene riconosciuto dalla Chiesa
come massima fedeltà al Vangelo"
"Mori' per strada, dove viveva, dove incontrava i "piccoli", gli adulti, gli anziani, quanti avevano bisogno di aiuto e quanti, con la propria condotta, si rendevano responsabili di illegalita', soprusi e violenze.
Probabilmente per questo lo hanno ucciso: perche' un modo cosi' radicale di abitare la strada e di esercitare il ministero del parroco e' scomodo.
Lo hanno ucciso nell'illusione di spegnere una presenza fatta di ascolto, di denuncia, di condivisione.
Quel modello di prete che la mafia voleva cacciare in Sagrestia viene oggi ufficialmente riconosciuto dalla Chiesa come massima fedeltà al Vangelo.
La speranza che suscita oggi padre Puglisi è il dare dignità a tutti coloro che costruiscono nella chiesa catechesi e evangelizzazione a partire dalla strada , dai poveri , dagli ultimi."
In una nota don Luigi Ciotti, presidente di Libera commenta la notizia della beatificazione di Padre Puglisi.
In una nota don Luigi Ciotti, presidente di Libera commenta la notizia della beatificazione di Padre Puglisi.
"Il prete palermitano - prosegue Don Ciotti- ha incarnato pienamente la poverta', la fatica, la liberta' e la gioia del vivere, come preti, in parrocchia.
Con la sua testimonianza don Pino ci sprona a sostenere quanti vivono questa stessa realta' con impegno e silenzio.
La vita di Padre Puglisi, il suo impegno sacerdotale, la sua voglia di strappare i ragazzi dalla strada,
la sua passione educativa, il suo coraggio sociale fino a esporsi anche contro il potere mafioso diventano oggi per la chiesa un "modello" di santità cristiana, ma per molti altri era già un esempio di coraggioso impegno civile.
La beatificazione di Padre Puglisi - conclude Don Ciotti - rilancia il grido di Giovanni Paolo II nella Velle dei Templi "convertitevi" e quello di Benedetto XVI nella piazza Politeama di Palermo "la mafia strada di morte"
Fonte Libera.it 29 Giugno 2012
Nessun commento:
Posta un commento
Lascia un tuo commento