"Politica e mafia sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio, o si fanno la guerra o si mettono d’accordo"

Paolo Borsellino

SPORTELLO SOS GIUSTIZIA

SPORTELLO SOS GIUSTIZIA

INTERVISTA A MARIA SACCARDO - REFERENTE LIBERA Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie. Presidio Territoriale Afragola. Casoria










INTERVISTA A  MARIA SACCARDO - REFERENTE LIBERA Associazioni, Nomi e Numeri contro le  mafie.
 Presidio Territoriale Afragola. Casoria


La scorsa settimana un commerciante si è suicidato probabilmente per problemi di usura, cosa serve oggi alla nostra città per uscire dal tunnel?

L’usura è certamente uno dei più gravi problemi per una non insignificante parte della comunità afragolese. E’ un atto criminale che, al fruitore del “prestito”, dà l’illusione di aver trovato  la possibilità di risollevarsi da uno stato di grave necessità, purtroppo invece è il migliore sistema per entrare in un vortice che alla fine lo stritolerà togliendogli soldi, dignità e talvolta persino la vita.
Tutto ciò anche perché le banche che non si creano scrupoli nel sostenere operazioni finanziarie con i clan camorristici del territorio non concedono, invece,  nessuna o ben poche opportunità di finanziamento agli imprenditori temporaneamente in deficit di liquidità! Noi sosteniamo che occorra favorire un’economia legale libera dalle morse della camorra e dal sistema politico clientelare, assecondare le necessità dei piccoli imprenditori,  incoraggiare le loro potenzialità e premiare tutti coloro che “virtuosamente” riescono a  produrre in modo legale, soddisfacendo i propri bisogni e quelli della nazione attraverso il pagamento del giusto e ad “un solo Stato”. Purtroppo, a complicare ulteriormente la situazione, contribuirà, nel tempo anche una indiscriminata fioritura di punti gioco sul territorio. 
Bingo, sale scommesse, macchinette mangiasoldi installate in ogni dove…, sono veicoli utilizzati anche per “ripulire” il denaro proveniente da attività illecite e finiranno con l’aggravare ulteriormente la condizione economico-sociale di questa città.

A che punto è la questione dei beni confiscati ad Afragola?

Premetto che il Presidio, fin dalla sua costituzione  ha più volte chiesto all’amministrazione comunale di risolvere il problema della gestione dei beni confiscati alla camorra, in ottemperanza a quanto disposto dalla Legge 109/96, e cioè “da restituire alla collettività per un riutilizzo che abbia finalità sociali”,  non avendo ottenuto nessun risultato concreto.
Un nostro studio, corredato di documentazione video-fotografica, presentato alla cittadinanza nella manifestazione pubblica del 12 aprile 2012, dimostra che una parte ragguardevole dei Beni Confiscati e passati al patrimonio del Comune di Afragola giace in uno stato di grave incuria ed abbandono e che altri sono addirittura occupati abusivamente
A seguito di tale manifestazione il vicesindaco di Afragola, dott. Antonio Pannone, ci convocò presso la Casa Comunale il 5 giugno successivo per un incontro sul tema con assessori e funzionari dell’Amministrazione. Erano presenti all’ incontro il referente provinciale e il responsabile nazionale per i beni confiscati di Libera.
In quella sede il vicesindaco dichiarò di voler riunire, a breve termine, una conferenza di servizi, alla quale ci chiedeva di partecipare, onde poter risolvere presto e bene la questione. Da quel giorno, lontano ben 9 mesi, l’Amministrazione Comunale non ci ha più convocati e  sembra aver di nuovo perso traccia di tutta la “materia”! Noi, ovviamente, continuiamo a seguire questa “storia”. Il mese scorso i responsabili di Libera, presenti all’ incontro di giugno, hanno scritto al Sindaco e al Prefetto ribadendo la necessità e l’urgenza di addivenire a una conclusione. Se, nonostante ciò, tutto continuerà a tacere ritengo che la prossima mossa sia la richiesta all’ “Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati” della restituzione di tutti i beni non affidati dal Comune.





Il muro perimetrale del terreno confiscato alla camorra in via Arena è crollato, come si è espressa Libera?


Quest’immagine è l’ennesimo triste capitolo di una storia senza fine che si perpetua su un territorio massacrato dal disastro urbanistico; in zone dove la sicurezza è minacciata continuamente dal mancato rispetto di norme e dove purtroppo  la topografia del territorio è disegnata da decenni di un’aggressiva speculazione edilizia che, annodandosi  con interessi politico-criminali,  ha generato questa strutturale situazione di perenne emergenza di sicurezza abitativa. Tale degenerazione è messa in rilievo solo di sfuggita e in modo superficiale dai media, che mostrano un certo interesse alla cosa soltanto quando ci “scappa” il morto, come nel luglio del 2010, quando il crollo di una palazzina in via Calvanese, causò tre vittime.
Ma c’è di più. L’episodio in questione racconta anche l’assenza di una cultura della legalità ovvero dell’indifferenza che colpisce trasversalmente la classe politica locale. Quel muro infatti appartiene alla recinzione del perimetro di un bene confiscato alla criminalità e, come tanti altri beni sottratti alla camorra, è stato affidato all’amministrazione comunale perché, ai sensi della Legge 109 del 1996, sia riutilizzato per fini sociali. E questo, come degli altri beni inutilizzati, abbandonati al disfacimento, divenuti discariche a cielo aperto o soggetti ad occupazioni abusive, il Presidio territoriale di Libera Afragola-Casoria lo ha pubblicamente denunciato e documentato anche con foto e filmati. 
Ma si è già detto delle risposte, anzi delle non-risposte ricevute dagli Amministratori del Comune.

Fonte: Settimanale Articolo1  31 Marzo 2013


E A PASQUETTA? DUE ALTERNATIVE...... Il Fondo Rustico di Chiaiano confiscato alla camorra, " Selva Lacandona" (intitolato ad Amato Lamberti) E La Fattoria Fuori Di Zucca Aversa



E A PASQUETTA?

DUE   ALTERNATIVE......




Quest' anno la pasquetta la trascorriamo assieme!


Eviteremo lunghe code, file ed ingorghi per uscire dalla città. 
Eviteremo, inoltre, sia la tristezza che vuole imporci la crisi sia la spese folli che ci impongono le ricorrenze. Tutto ciò all'insegna della semplicità e della rivalutazione dei luoghi delle nostre terre nonché di un loro utilizzo sostenibile.
Il Fondo Rustico di Chiaiano confiscato alla camorra,
 " Selva Lacandona" (intitolato ad Amato Lamberti), vi aspetta per una giornata allegra ma di condivisione ed altra socialità.

Soprattutto, continuiamo ad animare comunitariamente la vita di un bene comune finalmente restituito alla collettività, dopo tanti anni di sfruttamento da parte delle mafie.
Stiamo parlando di una terra che è uno dei pezzi riconquistati di territorio con le lotte contro la discarica, contro i ristetti gruppi di interessi, contro le criminalità, tutti agenti che quotidianamente cercano di affogare la crescita dei nostri quartieri. Stiamo parlando di una zona della città a cui viene negato dall'alto ogni diritto alla qualità di vita: ambiente, sanità, trasporti, cultura, ricreatività.
La resistenza della popolazione deve iniziare dalla riconquista autonoma di spazi per la socialità e l'autoproduzione. I beni comuni sono tali in primis se vengono organizzati in maniera cooperativa e dal basso, a partire dal loro utilizzo gioioso e collettivo.

Alla luce di tutto ciò, con la partecipazione di tanti abitanti del quartiere, stiamo facendo in modo che a pasquetta presso il fondo ci sarà:

un'area pic nic attrezzata all'aperto e al chiuso che ospiterà stand di coltivatori diretti e di mastri fornai;

Banchetti di degustazione di formaggi e birre artigianali;

una grande braciata, con la musica popolare e con un dj set.
Presenteremo il progetto degli orti sociali, ai quali tutti potranno partecipare, e il vino "Casa Putanea", la falanghina d.o.c. prodotta direttamente da questa terra.


P.S. // purtatev' - se potete - a "mappatella" (piatti, posate e bicchieri non di plastica).

INGRESSO LIBERO MA GRADITA LA PRENOTAZIONE!!!

Per chi volesse venire in METRO è possibile, su prenotazione, usufruire di un servizio navetta dalla fermata di Chiaiano.

Per info: Ciro, 338 9036815



ALTRA ALTERNATIVA...

La Fattoria Fuori Di Zucca, invita tutti i suoi amici a trascorrere la Pasquetta in allegra compagnia.
L'evento è solo su prenotazione 3290555632.
Vi aspettiamo in tanti.

AVERSA 






COMUNICATO STAMPA COMITATO NO DISCARICHE COMUNI A NORD DI NAPOLI tagliato il 20% del bilancio 2013 della Fondazione Pascale, unico IRCCS PUBBLICO di eccellenza certificata della Regione Campania





COMUNICATO STAMPA



COMITATO NO DISCARICHE COMUNI A NORD DI 

NAPOLI


LUCIO IAVARONE


L'ENTE REGIONE CAMPANIA DOPO AVER PORTATO AL COLLASSO LA NOSTRA REGIONE MINANDO I DIRITTI FONDAMENTALI DEI CITTADINI, PORTANDO LA SANITA', LA SCUOLA, I TRASPORTI PUBBLICI ALL'ANNULLAMENTO TOTALE
 DOPO AVERCI CONDANNATO, CON UN PIANO RIFIUTI VERGOGNOSO, AD UN FUTURO DI AVVELENAMENTO E DEVASTAZIONE AMBIENTALE, COLPEVOLE DI NON AVER IN ALCUN MODO MESSO IN ATTO AZIONI CONCRETE PER REPRIMERE IL FENOMENO DELLO SMALTIMENTO ILLEGALE DEI RIFIUTI INDUSTRIALI E ROGHI TOSSICI ANZI, FAVORENDO L'INGRESSO IN REGIONE DI RIFIUTI INDUSTRIALI PUR NON AVENDO UFFICIALMENTE ALCUN SITO DI SMALTIMENTO IDONEO.
 INSOMMA, DOPO AVERCI CONDANNATO A MORTE CON UN'INCIDENZA DI TUMORI CHE ORMAI CRESCE A RITMI IMPRESSIONANTI E SENZA NEMMENO VOLER ISTITUIRE UN SERIO REGISTRO TUMORI PER CERTIFICARNE UFFICIALMENTE L'ENTITA' ADESSO NON CI CONSENTONO NEMMENO DI CURARCI LA REGIONE TAGLIA DEL 20% I FONDI ALL'ISTITUTO TUMORI PASCALE!!!!
 PIU' CONDANNA A MORTE DI COSI' !!!!!

ECCO L'APPELLO DEL DOTT. ANTONIO MARFELLA, ONCOLOGO DELL'ISTITUTO PASCALE
Ieri, venerdi 22 marzo 2013, abbiamo ricevuto la notizia che , via mail, la Regione Campania, senza alcun preavviso, ha gia’ tagliato il 20% del bilancio 2013 della Fondazione Pascale, unico IRCCS PUBBLICO di eccellenza certificata della Regione Campania. Cio’ impone , da subito, a tutti gli operatori, NON solo e NON già immediate riduzioni sugli stipendi e sui contratti dei ricercatori precari, ma , sopratutto, immediate ripercussioni su tutte le attività di ricovero e cura dei tumori dei cittadini campani. Il Pascale, da anni, è riconosciuto punto di eccellenza sanitaria della Regione Campania con i propri dipendenti, me incluso, che possono certificare anche di avere gli stipendi medi piu’ bassi della Regione Campania.
 Molto si puo’ fare certamente per migliorare e razionalizzare ancora di piu’ i nostri comportamenti aziendali finalizzati allo studio e alla cura dei tumori, ma è indubbio che da anni il Pascale subisce comportamenti ricattatori e vessatori da parte della politica regionale (VEDI PURE REGISTRO TUMORI NON AL PASCALE MA BEN DENTRO GLI UFFICI POLITICI REGIONALI) non ultimo perche’ , ben oltre me, ha assunto spesso, nei suoi doveri istituzionali, posizioni in contrasto con il dettato della malapolitica campana di tacere sul disastro sanitario, AMBIENTALE e gestionale della Regione CampanIa.
Da molti anni, sono al servizio di tutti i cittadini della regione Campania girando tutta la regione gratuitamente per spiegare a tutti i veri motivi del disastro anche di incidenza del cancro in campania con precise indicazioni di responsabilità che sono ormai riconosciute da tutti.
Ho formato ed aperto gli occhi a migliaia di cittadini e ai politici campani CHE OGGI SIEDONO CON ONORE IN PARLAMENTO E A cui adesso chiedo ufficialmente AIUTO!
Aiuto a conoscere e difendere non gia’ le persone o i manager di nomina politica e quindi a loro volta soggetti alle sporche regole dello spoil system, o lo stipendio dei dipendenti come me, ma a conoscere e difendere la Istituzione che , pure se non mi ha voluto Primario per ovvi motivi politici, nella sua totalità di dipendenti opera ogni giorno con onesta’ e sacrificio per assicurare la migliore Sanita’ PUBBLICA per lo studio e la cura del cancro in Campania.
VENITE A VISITARE IL PASCALE, VENITE AD ASCOLTARE I NOSTRI PROBLEMI, VENITE A DIFENDERE LA SANITA’ PUBBLICA!
ORA SONO IO CHE CHIAMO TUTTI , POLITICI E CITTADINI, AD ESSERCI VICINI E A MIGLIORARE E RAZIONALIZZARE LA SANITA’ PUBBLICA MA SENZA SVENDERLA ALLA MALAPOLITICA E ALLA SANITA’ PRIVATA!
VI ASPETTO E CONTO SU QUANTO MI DOVETE……QUELLO CHE VI HO DATO SENZA CHIEDERVI NULLA, RESTITUITEMELO DIFENDENDO LA FONDAZIONE PASCALE!
ANTONIO MARFELLA


Fonte: COMITATO NO DISCARICHE COMUNI A NORD DI NAPOLI


COMUNICATO STAMPA DOMENICA 24 MARZO 2013 STAND ad AFRAGOLA e CASORIA "IO RIATTIVO IL LAVORO"




COMUNICATO STAMPA

DOMENICA 24 MARZO 2013

STAND  ad AFRAGOLA e CASORIA

"IO RIATTIVO IL LAVORO"

Nell'ambito dell'iniziativa "Io riattivo il lavoro" promossa dalla CGIL, Domenica prossima 24 Marzo  dalle h 10:00  alle h 13:00, saremo in Viale Sant'Antonio ad Afragola e all'esterno  Villa Comunale di Casoria con uno stand per la raccolta firme in favore di una legge nazionale che tuteli 
le aziende confiscate alle mafie
Purtroppo, ad oggi, le numerose aziende sequestrate e/o confiscate falliscono a causa di percorsi tortuosi e spesso poco chiari. 
Come si legge dal sito ufficiale dell'iniziativa: "Occorre ridare vita alle aziende sequestrate e confiscate, valorizzando lo straordinario potenziale che hanno in dotazione. Per questo è necessario costituire una banca dati nazionale che ne tuteli la posizione di mercato, sostenere il percorso di reinserimento dei lavoratori, favorire la riconversione e la ristrutturazione aziendale e agevolare l’emersione dei rapporti di lavoro irregolari. È importante, inoltre, incentivare la costituzione di cooperative dei lavoratori disposti a rilevare l’azienda oggetto della confisca e favorire, per gli stessi, un adeguato percorso di formazione e aggiornamento".
Per questo invitiamo i cittadini afragolesi e casoriani a venire presso i nostri stand per aiutarci a raggiungere le 50.000 firme necessarie per depositare la proposta in Parlamento! 
Inoltre, precisiamo che solo i cittadini 

residenti ad Afragola potranno firmare 

presso lo stand di Afragola e i cittadini di 

Casoria presso lo stand di Casoria.

Il link

http://liberaafragolacasoriaacm.blogspot.it/2013/03/stand-ad-afragola-e-casoria-io-riattivo.html


Libera Contro le mafie.

Presidio Territoriale Afragola - Casoria

Contatti
e-mail: liberafragolacasoria@libero.it



Ufficio stampa: 3204144079

















IO RIATTIVO IL LAVORO







Lavoro e sviluppo contro le mafie
Alla prepotenza mafiosa bisogna contrapporre un’alternativa
fatta di dignità, lavoro e sviluppo. Le aziende sequestrate e
confiscate possono diventare un modello per la lotta alla mafia, divenendo presidi di lavoro legale e dignitoso attraverso un impegno concreto di tutti gli attori coinvolti.
Le tante cooperative giovanili nate in questi anni sui beni confiscati, spesso senza nessun sostegno dalle istituzioni, hanno dimostrato che combattere le mafie attraverso il lavoro non solo è possibile, ma è l’unica strada da perseguire per dare forza all’insostituibile azione repressiva della magistratura e delle forze dell’ordine.
Per fare ciò bisogna assicurare gli strumenti necessari di
sostegno a chi si impegna per restituire alla collettività i beni e le aziende confiscate alle mafie. Le proposte contenute nella legge d’iniziativa popolare vanno in questa direzione, perseguono l’obiettivo di costruire attraverso le aziende confiscate alle mafie nuova e buona occupazione

I problemi dell’attuale legislazione: alcuni numeri
Le aziende confiscate in via definitiva sono 1.639, quelle sequestrate potrebbero essere dieci volte tanto.
Tutti i settori produttivi sono coinvolti dal fenomeno, una percentuale molto alta riguarda settori chiave per il nostro paese come il terziario (45%), l’edilizia (27%) e l’agroalimentare (8%). Le regioni con il numero più alto di aziende sono la Sicilia (37%), la Campania (20%), la Lombardia (12%), la Calabria (9%). I lavoratori e le lavoratrici coinvolte sono più di 80.000.
Secondo i dati dell’Agenzia nazionale per i beni confiscati
il 90% delle aziende confiscate fallisce a causadell’inadeguatezza dell’attuale legislazione


Combattere le mafie sul piano economico
e sociale: 
      raccogliamo la sfida!Le proposte:



RISTRUTTURAZIONE AZIENDALE : per risolvere il problema del credito bancario, per pagare gli stipendi dei lavoratori e sostenere i costi dell’emersione alla legalità delle imprese si propone di istituire
un apposito fondo presso il Ministero dello Sviluppo Economico,
finanziato da una parte delle liquidità confiscate alla criminalità.
NO AL LAVORO NERO: favorire l’emersione dei rapporti di lavoro irregolari attraverso un complesso di interventi in favore dell’aziende sequestrate e confiscate.
USO SOCIALE DELLE AZIENDE: Si incentiva, attraverso un complesso di agevolazioni fiscali, la costituzione di cooperative dei lavoratori disposti a rilevare l’azienda.
FORMAZIONE DEI LAVORATORI
Attraverso specifiche convenzioni con i fondi interprofessionali le istituzioni possono favorire un adeguato percorso di formazione e aggiornamento dei lavoratori e delle lavoratrici.
AGENZIA NAZIONALE: serve istituire presso l’Agenzia Nazionale un apposito ufficio dedicato alle attività produttive e alle relazioni sindacali con l’obiettivo di fornire tutto il supporto necessario per scongiurare il fallimento delle aziende sequestrate e confiscate e tutelarne i livelli occupazionali.
VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO: per rendere le aziende confiscate una nuova possibilità di sviluppo bisogna coinvolgere tutti gli operatori economici presenti sui territori.
TUTELA DEI LAVORATORI: la recente riforma Fornero ha abolito l’accesso agli ammortizzatori per i lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate. La nostra proposta va in direzione opposta, garantendo a tutti i lavoratori e le lavoratrici vittime del sistema mafioso un sostegno al reddito e un percorso di reinserimento lavorativo.

Puoi firmare per sostenere
la legge di iniziativa popolare
durante le nostre iniziative pubbliche di raccolta firme.
Trovi il calendario aggiornato                                  
delle iniziative in programma sul sito                    
www.liberacampania.it                                                                             
oppure www.cgilnapoli.it
per info:
www.liberacampania.it / www.cgilnapoli.it
evento facebook “Firma per riattivare il lavoro - Napoli e provincia
https://www.facebook.com/events/150824851747170/
tel. 081.3456.903 / e-mail formazione@cgilnap






19 Marzo 2013 istituto Liceo Polispecialistico Mahatma Gandhi di Casoria è Casavatore




19 Marzo 2013 PRESSO IL LICEO 

POLISPECIALISTICO "GANDHI" nelle sedi 

di  CASAVATORE  DI VIA TORRENTE  e 

CASORIA di VIA ALDO MORO.

Stamane 19 Marzo 2013 nel giorno dell' anniversario della morte di DON PEPPE DIANA vittima innocente della camorra assassinato il 19 Marzo del 1994 a Casal di Principe (CE). 
Il Presidio di Libera Afragola - Casoria insieme ai parenti delle Vittime Innocenti della Criminalità, si è recato presso le sedi il LICEO POLISPECIALISTICO "GANDHI" nelle sedi di  CASAVATORE  DI VIA TORRENTE  e CASORIA di VIA ALDO MORO. Dove insieme ai parenti delle vittime innocenti "Andrea Nollino" e "Ciro Rossetti" abbiamo raccontato chi fosse Don Peppe Diana e quello che ha fatto per quelle e il perchè del suo assassinio, abbiamo proiettato il filmato "NEL SILENZIO"
A seguito i parenti hanno racconto le storie dei loro cari.
Tante le domande e tante riflessioni da parte degli studenti presenti. 


" Un paese senza memoria è un paese senza futuro" Martini Vera

VIA CRUCIS "Patì sotto il peso delle mafie"




VIA CRUCIS

 "Patì sotto il peso delle 

mafie" 

Testi di Don Tonino Palmese 

Giovedì 21 Marzo 2013 ore 18:00 Piazza 

Cirillo Casoria.


Agli arresti Cosentino, Nespoli, Tedesco E De Gregorio: ex onorevoli, via l’immunità






Agli arresti Cosentino, Nespoli, 

Tedesco E De Gregorio: ex onorevoli, 

via l’immunità




Con l'insediamento delle nuove Camere, i parlamentari della vecchia legislatura decadono e perdono la "protezione" dai provvedimenti della magistratura respinti da Montecitorio o Palazzo Madama. In carcere l'ex sottosegretario Pdl, domiciliari per l'esponente pugliese del Pd e per il protagonista del caso La Vitola-Avanti. Colpito da due ordinanze Vincenzo Nespoli, anche lui del partito berlusconiano.
Dalla Redazione: Il Fatto Quotidiano 



Nicola Cosentino (Pdl) e Sergio De Gregorio si sono costituiti, ad Alberto Tedesco (Pd) sono stati notificati gli arresti domiciliari. In attesa dell’esecuzione di due ordinanze agli arresti domiciliari anche Vincenzo Nespoli (Pdl), sindaco in carica di Afragola (Napoli). Con l’insediamento delle nuove Camere i parlamentari della scorsa legislatura perdono l’immunità. E così diventano operativi i provvedimenti di custodia cautelare chiesti dall’autorità giudiziaria e respinti negli anni scorsi da Montecitorio o Palazzo Madama.

L’ex sottosegretario all’Economia del Pdl, Nicola Cosentino, è appena entrato nel carcere di Secondigliano (Napoli), in esecuzione dei provvedimenti di arresto emessi a suo carico nel 2009 e nel 2011 per i reati di concorso esterno in associazione camorristica, reimpiego di capitali illeciti e corruzione. L’ex coordinatore del Pdl in Campania si è consegnato spontaneamente alla casa circondariale napoletana accompagnato dal suo difensore di fiducia, Stefano Montone. I pm della Dda di Napoli, Antonello Ardituro e Alessandro Milita, hanno delegato per l’esecuzione del provvedimento di arresto alla Dia e ai carabinieri di Caserta.
”Bisogna avere il coraggio di dire la verità. Il Pdl ha consegnato Nicola Cosentino ai suoi giudici. A questo punto ogni manifestazione politica in suo sostegno sarebbe in contraddizione con la decisione assunta dal partito”, afferma l’ex ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma, coordinatore del Pdl campano, in un’intervista al Mattino sottolineando che la vicenda Cosentino, “che andrà in carcere senza alcuna condanna, è solo uno dei tanti segnali che nella giustizia italiana c’è qualcosa di anomalo”. “Anche agli occhi degli italiani la vicenda di Berlusconi è a dir poco paradossale – spiega il senatore -. Non è stato un gesto di buon senso inviare la visita fiscale nei confronti del leader dell’opposizione che aveva presentato una certificazione medica di una struttura pubblica”.

L’ex senatore Pd Alberto Tedesco è stato invece sottoposto agli arresti domiciliari. I carabinieri gli hanno notificato due ordinanze di custodia cautelare non eseguite in quanto il Parlamento aveva respinto per due volte l’autorizzazione a procedere. Tedesco è imputato nel processo scaturito dalla principale inchiesta sul presunto malaffare nella gestione della sanità pugliese. E’ imputato per associazione per delinquere, concussione, abuso d’ufficio, turbativa d’asta, corruzione e falso. Due le ordinanze eseguite: una del tribunale del Riesame di Bari e l’altra del gip del tribunale del capoluogo pugliese. Tedesco aveva chiesto al Senato di concedere l’autorizzazione a procedere.

Sergio De Gregorio (Pdl), finito al centro del nuovo caso sulla compravendita dei senatori nel centrodestra, si è costituito a Roma per la vicenda dei finanziamenti all’Avanti. Andrà agli arresti domiciliari nel suo appartamento ai Parioli. L’ex senatore dell’Idv poi passato con il Pdl è accusato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni dello Stato, trasferimento fraudolento e possesso ingiustificato di valori, emissioni e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, violazione della legge fallimentare per aver ottenuto indebitamente fondi statali per l’editoria che in realtà non erano dovuti.

Due, invece, sono i provvedimenti a carico del Vincenzo Nespoli (Pdl), sindaco in carica di Afragola (Napoli), accusato di bancarotta e riciclaggio: si tratta di due ordinanze agli arresti domiciliari, una delle quali è stata modificata ieri in obbligo di dimora nel comune di Afragola. Per l’altro provvedimento, i suoi legali, Pane e Pagliuca – a quanto si è appreso – avrebbero presentato un’istanza urgente per la revoca o l’attenuazione della misura al Gip Paola Scadona.


Fonte: ilfattoquotidiano.it  15 Marzo 2013