Arresti ad Afragola (NA): ancora ombre
e fango sulla polizia locale
Con un falso verbale di un incidente
automobilistico mai avvenuto due agenti della polizia locale di Afragola nel
napoletano hanno fornito un alibi inoppugnabile al 41enne Carmine Esposito.
L’uomo, accusato di tentato omicidio, era stato assolto dall’accusa proprio
grazie all’alibi costruitogli ad hoc con la complicità dei due agenti
appartenenti al comando polizia locale di Afragola. Per uno dei due agenti, un
ufficiale, stamani sono però, scattate le manette mentre l’altro agente è stato
sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora a Castel Volturno nel
casertano.
Ad eseguire l’arresto del tenente Raffaele Laezza sono stati ancora
una volta i carabinieri di Castello di Cisterna in esecuzione di un’ordinanza
di custodia cautelare in carcere emessa il 9 aprile scorso dal gip di Napoli.
L’ufficiale è stato tradotto alla casa circondariale di Secondigliano. Le manette sono scattate anche per un
appuntato dei carabinieri, Fortunato Galluccio.
Il militare all’epoca dei fatti
era in servizio presso la tenenza di Casalnuovo di Napoli ed ora prestava
servizio in Liguria dove era stato trasferito.
Per tutti l’accusa è concorso in falsità materiale, falsità ideologica e
corruzione.
I fatti risalgono all’aprile del 2010 quando l’Esposito era
imputato in un procedimento penale per il tentato omicidio di un algerino
avvenuto a Napoli nel 2008 e venne scagionato dall’accusa grazie al verbale
stilato dai due agenti afragolesi che ‘testimoniava’ che al momento dei fatti
si trovava in un luogo diverso da quello dell’episodio contestatogli. La
particolarità della vicenda è che il provvedimento giudiziario ha interessato
ancora una volta il vice brigadiere Fortunato Galluccio e il Tenente della
Polizia locale di Afragola, Raffaele Laezza. I due erano già saliti alla ribalta
della cronaca quando nel maggio del 2011 vennero coinvolti in un’indagine della
Magistratura che portò alla luce un giro di corruzione e vessazioni nel
napoletano.
Allora la vicenda interessò ben 4 carabinieri della tenenza di
Casalnuovo e 9 agenti sempre della Polizia locale afragolese.
Nella loro
relazione i carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna evidenziarono
quanto forte, anzi fortissima, fosse l’intesa tra il Galluccio e il Laezza, una
sorta di idillio.
Un legame che evidentemente ha dato vita ad un inquietante
asse, illecito quanto immorale, tra i due che alla fine li ha portati a condividere anche il carcere.
La gravità dell’episodio però, consiste soprattutto nel fatto che si tratta di
uomini delle forze dell’ordine che durante lo svolgimento del loro servizio
hanno approfittato della loro posizione per favorire e scagionare un uomo
accusato di tentato omicidio.
Il fatto più inquietante poi, e che lascia
sconcertati, è che ancora una volta è lo stesso ufficiale della polizia locale
di Afragola, il tenente Laezza, a trovarsi coinvolto in una triste vicenda
giudiziaria che senza dubbio getta ombre e fango su tutta la polizia locale
afragolese. Viene spontaneo domandarsi:
“possibile che nessuno fosse a conoscenza di quanto accadeva?”. Il ripetersi di episodi disonesti che vedono
protagonista sempre lo stesso ufficiale evidenza che forse all’interno del
comando della polizia locale di Afragola le ‘mele marce’ hanno vita facile.
Dal
2010 al vertice della polizia locale afragolese vi è il dott. Michele Arvonio.
Nessun commento:
Posta un commento
Lascia un tuo commento