"Politica e mafia sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio, o si fanno la guerra o si mettono d’accordo"

Paolo Borsellino

SPORTELLO SOS GIUSTIZIA

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Palermo, lettera intimidatoria a giornalista




Palermo, lettera intimidatoria a giornalista


Minacciato il cronista di "Repubblica",

Enrico Bellavia

Aveva pubblicato una sua intervista al collaboratore di giustizia,                            Francesco Di Carlo

Di  Ossigeno per l\'informazione

Il giornalista Enrico Bellavia ha denunciato alla Squadra Mobile di Palermo di avere ricevuto presso la redazione di Repubblica di Palermo una lettera dal contenuto intimidatorio. “Lasci stare vicende del passato, certe cose fanno solo male”, c’è scritto. L’avvertimento viene messo in relazione alla pubblicazione, nei giorni scorsi, di una intervista di Bellavia al collaboratore di giustizia Francesco Di Carlo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia. Nel 2010 Bellavia aveva pubblicato un libro intervista a Di Carlo, dal titolo Un uomo d’onore.

La polizia ha acquisito la lettera per cercare di scoprirne la provenienza. Numerose le attestazioni di solidatietà al giornalista. "L‘Ordine regionale dei Giornalisti – si legge in una nota – è certo che Enrico, giornalista scrupoloso e attento nella ricerca della verità, proseguirà il suo lavoro come sempre, sapendo di avere al suo fianco tutti i colleghi siciliani.

Il Comitato di Redazione di Repubblica ha espresso “solidarietà” e ha assicurato che Bellavia “non si farà intimidire e proseguirà il suo lavoro con la correttezza e la professionalità che lo hanno sempre contraddistinto”. “Le minacce a Bellavia, che proprio qualche giorno fa ha pubblicato un’intervista al collaboratore di giustizia – aggiunge il Cdr – dimostrano ancora una volta come svolgere il proprio mestiere senza paura e condizionamenti possa risultare pericoloso”.

Il segretario regionale dell’Associazione della Stampa Siciliana, Alberto Cicero, anche a nome della FNSI, ha dichiarato: “Ad Enrico, stimato ed apprezzato collega, va il nostro affetto e l’affetto di tutti i giornalisti siciliani, siamo certi che le autorità chiamate ad indagare si adopereranno per fare presto luce sul caso e tuteleranno il collega minacciato”.

Fonte: Liberainformazione.it   2 Giugno 2012  


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