"Politica e mafia sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio, o si fanno la guerra o si mettono d’accordo"

Paolo Borsellino

SPORTELLO SOS GIUSTIZIA

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Partinico, incendio doloso distrugge ripetitore di Telejato ma non ferma la tv



Partinico, incendio doloso distrugge ripetitore di Telejato ma non ferma la tv



Le fiamme hanno avvolto la cabina sul 
Monte Bonifato attorno a cui non cresce vegetazione e hanno danneggiato le apparecchiature 
di trasmissione dell’emittente antimafia .
 I carabinieri indagano

 Un incendio su di una montagna. Piromani scatenati. 
Sembra la “solita” notizia estiva. Strano incendio. Strano il periodo scelto per l’atto doloso. Strana la dinamica. Le lingua di fuoco avanzano e distruggono tutto ciò che incontrano, anche la postazione dei ripetitori di TeleJato, l’emittente antimafia di Pino Maniaci. E’ accaduto sabato scorso a Monte Bonifato di Alcamo in Sicilia. Lunedì mattina il direttore dell’emittente Maniaci ha sporto denuncia alla caserma dei carabinieri di Alcamo. Il successivo sopralluogo del tenente della compagnia di Alcamo ha rilevato come una porta di ferro – quella del gabbiotto dove sono custodite le attrezzature che permettono all’emittente di trasmettere il segnale – fosse stata investita da forti fiamme nonostante l’assenza di vegetazione in quella zona.
I danni sono stati quantificati in 25mila euro, una cifra senorme per la piccola emittente comunitaria. I danni pesano come piombo anche perché sono stati causati in un momento molto particolare: Telejato ha da poco traslocato in una nuova sede ed a breve inaugurerà due nuove canali e trasmetterà nelle province di Palermo, Trapani e Agrigento. Novità che saranno annunciate giovedì con una iniziativa pubblica a cui sono invitati magistrati e  personalità impegnate nella lotta lotta alla mafia.
L’incendio di sabato ha lasciato perplessi: per l’intera giornata di sabato le fiamme hanno avvolto Monte Bonifato, ma l’unica emittente danneggiata è stata TeleJato. “Non amiamo fare le vittime - spiega una nota della redazione  -preferiamo conservare le energie per fare bene il nostro lavoro, ovvero informare i cittadini in modo onesto e scrupoloso. Ed è per informarvi che vi raccontiamo i fatti, anche se questa volta i fatti sono nostri: il terreno che circonda il gabbiotto – contenente le apparecchiature – è totalmente annerito dalle fiamme, così come la struttura, sia internamente che esternamente. A destare impressione è soprattutto la porta d’ingresso in ferro: difficile capire come abbia potuto prendere fuoco, visto che non vi è vegetazione a rischio intorno. Difficile capire come fra tutti i gabbiotti delle emittenti private, l’unico a subire danni sia stato quello di TeleJato”.
Tutto questo”, continua la redazione, “accade a quattro giorni prima dell’inaugurazione della nuova sede. Fra gli invitati ci saranno nomi noti della procura palermitana, saranno presenti le più importanti associazioni antimafia. Quella del prossimo 4 ottobre voleva essere una festa e lo sarà perché nel giro di pochissimo tempo, 48 ore al massimo, il segnale ritornerà a coprire l’intera gamma di comuni così come previsto prima dell’incendio. Quella di giovedì rimane una data importante: adesso non sarà solo una festa, ma una più forte dichiarazione d’intenti. Se qualcuno vuole fermarci, non ci è riuscito in passato, e non ci riuscirà adesso. Ora più che mai, in attesa dello svolgimento delle indagini, abbiamo il dovere di fare il nostro lavoro con la schiena dritta, così come lo abbiamo sempre fatto. Speriamo che le nostre ipotesi siano sogni di pazzi e non siano realtà. Non possiamo negare il rammarico e il grande sforzo che la redazione sta facendo per restituire TeleJato ai suoi cittadini nel più breve tempo possibile. Se il nostro lavoro spaventa qualcuno, noi non possiamo fare altro che continuarlo. Certi eventi ci convincono sempre di più che stiamo facendo bene”.

Fonte Ossigeno.it 1 Ottobre 2012



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