Foto di Vincenzo Viglione
CAIVANO AVVELENATA
"Voce per Tutti"
lancia un nuovo allarme
CAIVANO - Dopo il successo delle
passate edizioni, i ragazzi dell’associazione “Voce per tutti” tornano in
piazza con una nuova edizione di “Occupy Caivano”, intitolata questa volta
“Caivano Avvelenata”.
Nell’ambito delle iniziative organizzate
con l’obiettivo di restituire alla cittadinanza i propri spazi di scambio socio
culturale, il sodalizio caivanese da sempre impegnato su informazione e
denuncia riparte da un luogo dal forte valore simbolico come la villa comunale
“Falcone-Borsellino”.
Di fronte al folto gruppo di
cittadini intervenuti all’incontro si sono alternati una serie di ospiti
chiamati a fare il punto sulle problematiche collegate all’inquinamento
ambientale che affligge i territori che a cavallo delle province di Napoli e
Caserta, e sulle possibili strategie di rilancio di questi stessi territori.
I lavori sono stati aperti
dall’intervento dal Generale del Corpo forestale
dello Stato per la Provincia di Napoli, Sergio Costa, che argomentando sul
recente mega sequestro operato proprio a Caivano su un’area coltivata di circa
20 mila metri quadri, caratterizzata dalla forte concentrazione di sostanze
tossiche rilevate sia nel terreno che in alcune colture, si è soffermato sulla
necessità di mettere mano a una riforma del testo unico ambientale per
consentire che i proventi delle sanzioni amministrative relative ai reati
ambientali siano destinati alle attività di monitoraggio ambientale affidate
alle forze dell’ordine.
Nell’intervento
successivo, affidato al dottor Antonio Marfella, oncologo presso l’Istituto “G.
Pascale” di Napoli, si è fatta una panoramica sulla questione dei policlorobifenili (PCB), sostanze
altamente cancerogene balzate agli onori della cronaca grazie alla vicenda dell’azienda
Caffaro di Brescia raccontata nell’ultima puntata della trasmissione PresaDiretta in onda domenica scorsa su rai tre, ma che in più occasioni sono state
rilevate nei terreni di questo territorio interessati dagli sversamenti abusivi
di rifiuti tossici provenienti anche dalla Caffaro.
Dopo
Marfella è stata la volta di Peppe Pagano, che raccontando l’esperienza della
Nuova Cucina Organizzata ha voluto sottolineare con forza la necessità di
rilanciare la tutela e valorizzazione delle eccellenze provenienti dal
territorio campano.
Elemento fondamentale per cercare di risollevare
soprattutto le sorti di un’economia agricola che risente fortemente non solo
dei continui scandali ambientali, ma anche della crisi degli agricoltori
costretti ad abbattere i prezzi dei loro prodotti d’eccellenza per la forte influenza
delle importazioni a basso costo di prodotti esteri i quali vengono poi
rivenduti con marchio italiano facendo la fortuna solo dei gradi marchi.
Nell’intervento
seguente è statala volta del dottor Luigi Costanzo, medico di base di
Frattamaggiore che in un’accorata autocritica al proprio settore ha
sottolineato la difficoltà che oggi si incontra nel consigliare ai propri
pazienti il consumo di frutta e verdure come prevenzione all’insorgere di
patologie tumorali, quando questi prodotti provengono da siti che si conoscono
come fortemente contaminati, nonché la necessità di riformare il sistema delle
esenzioni per esami diagnostici come le mammografie di cui oggi usufruiscono le
donne sopra i 45 anni poiché è ormai alta la percentuale si riscontrare tumori
al seno anche in donne di età inferiore.
Chiusura
dei lavori affidata a padre Maurizio Patriciello, prete simbolo della lotta ai
roghi di rifiuti, che nel sottolineare la fondamentale importanza di momenti di
incontro e di scambio culturale come quello realizzato grazie al grande lavoro
dei giovani di “Voce per tutti”, e annunciando l’udienza chiesta della diocesi
di Aversa al nuovo Papa Francesco, ha incitato tutta la platea a moltiplicare
le iniziative e a continuare lungo la strada della sensibilizzazione e dello
stimolo alla difesa del proprio territorio.
Fonte: campanianotizie.com 6 Aprile 2013
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