Una
nuova guerra di camorra?
dalla Redazione Narcomafie
Una nuova guerra di camorra rischia di insanguinare Napoli.
Una faida è già in corso tra le cosche di Scampia e Secondigliano, culminata il
23 agosto scorso con l’omicidio di Gaetano Marino avvenuto a Terracina. Marino
sarebbe stato ammazzato per aver tradito il gruppo degli scissionisti che ha
relegato in provincia l’ultimo erede della fazione Amato-Pagano. Per aver
girato le spalle, cioè, all’ultimo baluardo di resistenza criminale che fa
ancora del gruppo Abete-Aprea-Notturno-Abbinante il nocciolo duro di quel che
resta del clan degli scissionisti.
Il prefetto di Napoli, Andrea De Martino, ha convocato per
giovedì un comitato per l’ordine pubblico che sarà interamente dedicato alla
recrudescenza criminale che si sta registrando in città da alcuni giorni. Una
mossa, quella del prefetto tesa a prevenire nuove, possibili offensive criminali.
L’allarme non si limita a Secondigliano e Scampia ma si estende a tutto il
resto dei quartieri del capoluogo campano, scossi da fibrillazioni e allarmi
legati ai nuovi assetti che la camorra si sta dando.
Dalle colonne del Mattino era stato il procuratore aggiunto
Alessandro Pennasilico (che coordina i magistrati della Direzione distrettuale
antimafia di Napoli) a lanciare un allarme rispetto a quello che sta accadendo
in città: «Tra Scampia e Secondigliano – aveva dichiarato l’alto magistrato –
c’è una situazione preoccupante che si sta delineando da qualche mese e che
tende ad aggravarsi . Questo quadro, che disegna uno scenario fluido e
continuamente variabile, di per sé difficile da monitorare, comporta il rischio
che si scateni un’azione violenta nella quale potrebbero finire coinvolti anche
degli innocenti. Un rischio che considero altissimo».
Sullo sfondo, il controllo delle piazze dello spaccio e
l’offensiva scatenata contro gli scissionisti dai clan Di Lauro e della
Vannella Grassi. Pennasilico aveva anche lanciato un appello anche allo Stato e
alle amministrazioni locali: «Ciascuno faccia la propria parte – aveva
proseguito – perché non si può chiedere sempre a noi, che interveniamo in una
fase repressiva, di risolvere certi fenomeni sociali». Immediata la replica,
ieri, del governatore della Campania, Stefano Caldoro. «La Regione Campania è
pronta a mettere in campo ogni iniziativa che le autorità di pubblica sicurezza
dovessero ritenere necessaria». L’autunno di Napoli si prospetta caldo.
Fonte: Narcomafie.it 27 Agosto2012
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