"Politica e mafia sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio, o si fanno la guerra o si mettono d’accordo"

Paolo Borsellino

SPORTELLO SOS GIUSTIZIA

SPORTELLO SOS GIUSTIZIA

COMUNICATO STAMPA LIBERA CAMPANIA La distanza delle istituzioni



COMUNICATO STAMPA 

LIBERA CAMPANIA

La distanza delle istituzioni


Durante un incontro sull'allarme rifiuti tossici, il sacerdote anticamorra 
(e antidiscarica) don Maurizio Patriciello si rivolge a Carmela Pagano, prefetto di 

Caserta, chiamandola "signora".
 L'appellativo scatena l'ira del Prefetto De Martino che ammonendo il sacerdote e lo incolpa di aver offeso le istituzioni presenti.

Il coordinamento dell’associazione Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie, condivide in parte il richiamo al rigore espresso dal signor Prefetto di Napoli nel riportare l’attenzione dei cittadini ad avere nei confronti delle istituzioni e degli uomini che le rappresentano un grande rispetto, è anche  questo un modo di risvegliare dal “coma etico” in cui anni di cattivi maestri ci ha fatto precipitare.
Al tempo stesso, vediamo più che rispettoso l’atteggiamento di don Maurizio, che viene pressato dalla emergenza salute che tanti lutti sta portando tra i suoi parrocchiani, e non conoscendo i protocolli e le procedure erra nella forma, anche se con grande umiltà e serenità accoglie l’aspro richiamo.


Cogliamo anche l’occasione per fotografare da questo episodio la grande distanza che si sta determinando tra cittadini ed istituzioni, che sono sempre più vissute dalla maggior parte della popolazione come  sorde ai bisogni e alle difficoltà che questo particolare momento storico sta imponendo.
Avvertiamo anche il rischio di una severità che in generale possa essere incoerente e discontinua, fin troppo formalistica e debole contro alcuni veri mali della nostra democrazia come la corruzione o gli atteggiamenti di contiguità che ledono il prestigio delle nostre istituzioni.



C’è un grido di dolore, che chiede attenzione, vicinanza, sinergia, che attraversa la nostra terra, e dice di fare presto e di fare bene perché la gente sta morendo, colpita dalle conseguenze dei rifiuti tossici delle ecomafie, dalla incompetenza e mala fede di tanti dei nostri sindaci e consiglieri comunali che per bramosie personali permettono per i loro tornaconti le più nefaste attività, dalla violenza  fatta stile di vita della camorra che ancora impazza, cresce e si rafforza, nonostante l’eccellente lavoro fatto dalle forze di polizia e dalla magistratura , nelle nostre realtà.



Il sentimento della paura e della rassegnazione al brutto comincia a fare sempre più conquiste, è questo un momento in cui abbiamo bisogno più che mai di sinergie, di nuovi modelli culturali, di far nascere anche in queste terre la speranza che possiamo vivere in città belle, pulite, sociali.



Abbiamo bisogno di istituzioni forti nei valori della Costituzione, coerenti nel mandato affidato.



Abbiamo bisogno di legalità democratica e di giustizia sociale, per liberare Napoli, e l’Italia dalle mafie e dalle corruzione.






Napoli 20 ottobre 2012
Coordinamento provinciale di Libera Napoli

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