L’APPELLO DEI PARROCI DI GIUGLIANO AI FEDELI .
I SACERDOTI DOPO L O
SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE PER INFILTRAZIONE CAMORRISTICA, HANNO DIFFUSO UN DOCUMENTO LETTO IN TUTTE LE CHIESE DI GIUGLIANO.
IL DOCUMENTO A SEGUIRE
Lettera della Chiesa contro la
criminalità
"Spezzare la
connivenza" ma nel testo non viene citata la parola "camorra"
Giugliano.
Oggi come comunità ecclesiale vogliamo fare nostro l’invito di Gesù e, come
suoi discepoli, vogliamo ritornare in Galilea per ridestare orgoglio e
fierezza, desiderio e rinascita per una speranza nuova, una carità accogliente
ed una fede genuina.
“Ritornare in Galilea” vorrà dire a tutti noi
il ritorno ad una forma autentica di testimonianza che nasce dall’incontro con
il Cristo Risorto nella nostra terra di Giugliano. Lo incontreremo certamente
se tutti ci sforzeremo di ritrovare e rendere ragione della speranza che è in
noi (Pt 3,15).
“Ritornare
in Galilea” dirà a ciascuno il desiderio di costruire una Città fondata sul
rispetto dell’uomo e dell’ambiente, nella consapevolezza di condividere un
territorio vivibile, accogliente e produttivo, per un futuro aperto alla
speranza.
La crisi che stiamo attraversando rischia
di diventare crisi di civiltà, se i legami con le generazioni che ci hanno
preceduti, non creano ponti con le nuove generazioni; questa, o viene intesa in
senso innovativo o si rischia di dare l’ultima foto di una civiltà destinata ad
estinguersi.
Rinnovarci nella fede con entusiasmo
coraggioso, ricco di speranze nuove, dove la ricerca del vero, del bene e del
bello non è più verbale espressione, ma tensione verso un nuovo modo di vivere
la nostra terra.
La verità ci farà liberi, la bontà darà
ragione delle nostre buone tradizioni e la bellezza ci renderà fieri e
consapevoli che siamo sul giusto sentiero per aprire la nostra vita ad un nuovo
stile di vita.
Cercare, trovare e realizzare strategie
innovative ci renderà un popolo unito nella ricerca del bene comune, spezzando
ogni forma di connivenza con realtà che impediscono la nostra crescita per un
dignitoso vivere civile.
Attraverso la cooperazione, collaborazione
e coabitazione delle diverse culture vivremo un prossimo avvenire fatto di
incontro e di integrazione, dove il nuovo non è da escludere ma da valorizzare
nel sano rispetto delle differenti tradizioni.
L’aria, l’acqua, la terra e il fuoco,
elementi naturali che sin dall’inizio hanno caratterizzato la speculazione
filosofica occidentale, nel nostro territorio, per malavitosa connivenza, sono
diventati nemici dell’uomo.
Il
mare, il lago e la bella pianura, cuore della “Campania Felix”, sono LA NOSTRA
TERRA, e non di altri!!! La sua difesa, la sua qualificazione ed il suo modo di
vivere ci ricordino il desiderio di Scipione l’Africano che volle concludere i
suoi giorni nella nostra calma, laboriosa, fertile e fiera terra di Giugliano.
Siano questi i nostri desideri, dove il
fiorire dei gigli non suscita più la curiosità dei romani, ma il rifiorire di
nuove energie che portano dignità e benessere. È questa vivibilità l’obiettivo
che, con tenacia e passione, insieme, dalle colonne di Melito alla costa
tirrenica, vogliamo raggiungere senza
compromessi e tentennamenti.
A
Cristo, Signore del tempo e della storia, affidiamo questi e tanti altri
desideri di bene che ogni cittadino giuglianese porta nel cuore e, forti della
materna protezione di Maria, andremo avanti con la stessa fierezza del nostro
martire Giuliano.
I vostri sacerdoti
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