3 Agosto 2009 Napoli. Ucciso Gaetano Montanino, guardia giurata, in una agguato per rubargli la pistola d'ordinanza.
Lo massacrarono a Piazza Mercato per sottrargli la pistola, a un anno dal delitto i giudici emettono la sentenza di primo grado per gli assassini di Gaetano Montanino (nella foto), la guardia giurata di Ottaviano. Venti anni a testa per Davide Cella e Salvatore Panepinto, i due aggressori di Napoli che la notte tra il tre e il quattro agosto crivellarono di colpi la vettura di ordinanza dell’agente in servizio di perlustrazione. La vittima aveva 45 anni ed ebbe la colpa di reagire a quel maledetto tentativo di rapina sfociato nel sangue. Un processo-lampo, visti i tempi della giustizia italiana, una sentenza durissima nella quale i magistrati hanno accolto la tesi di accusa della procura, anche se hanno mitigato le pene richieste (trent’anni di carcere per tutti gli imputati). Determinante il racconto di Vincenzo De Feo, pregiudicato arruolato nel clan Contini, che ha inchiodato gli imputati indicando ruoli e responsabilità. Il processo continuerà in Appello, e sarà proprio la procura a premere per il processo-bis, forse insoddisfatta delle pene inflitte ai due imputati ritenuti responsabili di omicidio, tentato omicidio (nel raid rimase ferito Fabio De Rosa, collega di Gaetano Montanino), tentata rapina, porto e detenzione di armi rubate, con l’aggravante dei futili motivi. Durante il dibattimento, Davide Cella ha ammesso di aver sparato senza guardare, anche se il suo racconto è stato considerato poco credibile. Montanino era seduto al posto di guida, le moto lo accerchiarono e la guardia giurata non ebbe il tempo di scendere dalla vettura. Fu Cella ad esplodere i colpi mortali, quattro, e tutti a segno.
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CONDANNATI A SOLI VENT'ANNI I KILLER DELLA GUARDIA GIURATA GAETANO MONTANINO
di Raffaele Sardo
Vergognosa sentenza per i killer di Gaetano Montanino, la guardia giurata di 45 anni che la sera del 4 agosto 2009 fu uccisa in piazza mercato a Napoli. La sentenza di appello ha confermato la condanna a soli vent’anni di carcere per i due killer, Davide Cella e Salvatore Panepinto. Gaetano, dipendente dell’istituto “La vigilante” quella sera di agosto era in auto, in piazza mercato, con il suo collega Fabio De Rosa, di 25 anni. Stavano facendo il giro per il controllo delle attività commerciali. La zona era quasi deserta e tutto sembrava in ordine quando due si avvicinano a bordo di uno scooter, con i volti coperti dai caschi. Intimano alle due guardie giurate di consegnare le pistole. Altri due complici sono un po’ più lontano. De Rosa viene subito disarmato. Montanino reagisce. Ne nasce un conflitto a fuoco. Gaetano ha la peggio. Viene raggiunto da otto colpi di pistola. Anche il suo collega viene ferito, ma se la caverà dopo il ricovero al Loreto Mare. Nello stesso ospedale si fa ricoverare anche un dei killer, Davide Cella, anch’egli ferito nella sparatoria. Sarà determinante la ricostruzione dei fatti che farà Fabio De Rosa, la guardia ferita, che consentirà agli agenti della Questura di Napoli di far arrestare Davide Cella in ospedale. Ma saranno determinanti anche le dichiarazioni di Vincenzo De Feo, uno dei partecipanti al raid e subito diventato collaboratore di giustizia. Le sue dichiarazioni consentiranno l’arresto di Salvatore Panepinto.
Fonte: Vittimemafia.it 3 Agosto 2012
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